Argentina a Comeglians ed Europa a Cavazzo con “Carniarmonie”, il festival della montagna. Nella sala L’Alpina di Comeglians, domani, 23 agosto, alle ore 20.30, una composita formazione formata da archi, pianoforte e bandoneón, con la voce calda e passionale dell’argentino Ruben Peloni, sarà leader del concerto “Vuelvo al Sur”. Un ritorno al Sud con un concerto dove le suggestioni della milonga, del tango e di ritmi indigeni si intrecciano in un programma che ripercorre le migliori composizioni di Ginastera, Piazzolla, Esposito, Pugliese, Discepolo, Gomez e Gardel.
Tra impasti ritmici, contrappunti su diversi timbri ed impressioni, in una tensione che esalta le sfaccettature della musica argentina, l’Ensemble Lumière con Stefano Giavazzi al pianoforte, Carlo Cantini al violino, Christian Serazzi alla viola, massimo Repellini al violoncello, Lorenzo Gabellini al contrabbasso e Marco Fabbri al bandoneón, con la voce suadente appunto di Ruben Peloni, sapranno infondere al pubblico tutto il calore di un’eredità musicale vigorosa, virtuosa e passionale che non conosce tramonto. Nei suoi dieci anni di attività il Lumière Ensemble ha suonato nei maggiori centri italiani ed esteri. Di particolare rilievo i concerti alla München Philarmonie nella capitale bavarese, alla Arcub Hall di Bucarest e nei Festival dedicati di tutta Italia.
Il giorno seguente, 24 agosto, sempre alle 20.30, nella Chiesa di San Rocco a Cavazzo Carnico, sarà ospite di “Carniarmonie” il Trio Candal con il flautista Giuseppe Nese, il pianista Pierluigi Camicia ed il violoncellista Marco Dalsass, insieme in un concerto di suggestioni cameristiche di varia estrazione. Di Carl Maria von Weber il “Trio in sol minore op. 63”, di Gioachino Rossini il tema e variazioni da “Une larme”, di Gaetano Donizetti la “Sonata in do maggiore” per flauto e pianoforte, di Felix Mendelssohn Bartholdy il “Trio per pianoforte n. 1 in re minore op. 49”.
Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito.
www.carniarmonie.it
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In copertina, l’argentino Ruben Peloni; qui sopra, il flautista Giuseppe Nese.